Non importa se l'estate è finita (da un po'). Anzi, a maggior ragione, al netto dei periodi ad altissimo flusso di turisti, a non fermarsi sono i controlli della Guardia di Finanza nelle migliaia di strutture ricettive bresciane. Anche sulle base delle segnalazioni istituzionali. Basti considerare che le Partite Iva attive proprio nel comparto turistico, ad oggi, nel Bresciano, rappresentano l'8% del totale, vale a dire circa 13.800 su 173.500.
Da agosto, di verifiche ne sono state condotte cento, tra Bed and breakfast, alberghi, affitti brevi, ristoranti e non solo: dal Garda alla Valcamonica, passando per la città. E il bilancio dice di quasi mezzo milione di euro (489.173, calcolatrice alla mano) di tasse non versate al Fisco -- oltre a 50 lavoratori in nero e altri 38 irregolari e 8mila certificazioni mancanti dei corrispettivi introitati. Per la precisione: 357.956 euro sono conteggiati tra laghi e Valcamonica, a fronte di 63 controlli (scoperti 13 dipendenti "black" e 10 non regolari), e 131.217 euro tra Brescia e hinterland, dopo 37 accessi (in questo caso i dipendenti totalmente abusivi sono 37 e 28 quelli non in regola). Dieci le attività sospese.